Pronti a ripartire con l’ortoterapia

Oggi abbiamo iniziato a ribaltare la terra del nostro orto per prepararla alla semina.

Occuparsi di un orto è un lavoro che necessariamente “guarda lontano”, nel succedersi dei tempi della coltivazione, delle sementi, dei frutti e della raccolta…tempi che caratterizzano anche un progetto di reinserimento sociale.

L’orto ci serve a favorire il potenziamento dell’autonomia lavorativa e delle capacità residue delle persone accolte nel centro diurno attraverso il lavoro agricolo, lavoro che si coniuga bene con le caratteristiche e le competenze di uomini afferenti all’area dell’emarginazione grave, non più giovani che hanno bisogno di un lavoro fisico, ma che sia fortemente realizzativo.

L’orto è anche un ottimo modo per avere ortaggi freschi, sani e a buon mercato attraverso l’auto-­‐produzione, questo  per  avviare anche un’educazione  alimentare  per  le  persone  senza  dimora accolte, la maggior parte delle quali necessita di riacquisire quella cultura del benessere persa durante l’esperienza dell’emarginazione.

Partecipa anche tu, regalaci un attrezzo o un seme, partecipa alla raccolta fondi aperta su Rete del Dono: https://www.retedeldono.it/it/progetti/cena-dellamicizia/coltivare-la-terra-per-ritrovare-la-vita

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