Milano avrà una via Ermanno Azzali
Ermanno, anima di Cena dell’Amicizia ma non solo
Milano avrà una via, o un giardino, dedicata al nostro Ermanno!
Il Consiglio Comunale ha deliberato al riguardo nella seduta del 5 maggio e la proposta è stata portata avanti dai Consiglieri Valerio Pedroni e Diana De Marchi che ringraziamo!
Ermanno Azzali non ha solamente dato vita e struttura a Cena dell’Amicizia, il suo lascito a Milano è molto più importante; ad esempio è cofondatore anche dell’associazione Avvocati per Niente e del giornale di strada Scarp de Tennis ma sopratutto a lui dobbiamo l’intuizione che non ci può essere un aiuto profondo senza una vera relazione tra educatore/volontario e ospite.
Massimo Acanfora, volontario ed ex obiettore, nel Notiziario di maggio 2023 ricordava Ermanno, a 20 anni dalla sua morte, così:
Chi ha avuto l’onore di lavorare con lui ricorda soprattutto in modo nitido la sua potente “visione”. Ermanno è stato capace, infatti, di guardare molto vicino, ovvero al suo prossimo, alla singola persona che aveva di fronte, ma anche molto lontano, aprendo strade nuove con intuizioni lungimiranti. Lo ha fatto in primis ispirando con la purezza dei suoi gesti e delle sue scelte intere generazioni di volontari, obiettori di coscienza, scout, ma soprattutto contribuendo a cambiare la cultura, la retorica e perfino la fraseologia che riguardava le persone senza dimora nella città di Milano.
Poi il suo rapporto con gli Ospiti. Ermanno non “cambiava la vita” per magia alle persone ma di certo ha saputo coniugare umanità e competenza e soprattutto ha capito prima di tanti altri alcuni fattori fondamentali del processo di aiuto e reinserimento.
Primo: le persone non cambiano solo perché gli si offre un tetto o un pasto caldo, le persone cambiano se si crea una relazione reale in cui si offre loro pari dignità, tempo, attenzione e in generale le condizioni perché nella persona stessa nasca la voglia di cambiare.
Secondo: nessuno ce la fa da solo, ma è necessario strutturare una rete d’aiuto che comprenda i servizi di salute mentale e contro le dipendenze e gli altri strumenti del pubblico, il calore dei volontari. Terzo: anche il fattore personale è importante. Ermanno, anche quando sembrava distaccato, in realtà comunicava agli Ospiti (e ai volontari) forza e fiducia, con le sue parole, nette, severe, a volte anche “grosse”, ma soprattutto traspariva il suo desiderio di scardinare i pregiudizi verso le persone emarginate per dare loro una nuova possibilità.
Rimandiamo al notiziario di maggio 2023 per le altre testimonianze sull’importanza del lavoro svolto da Ermanno a favore delle persone senza dimora: www.cenadellamicizia.it/wp-content/uploads/2023/06/Notiziario73-Maggio-23.pdf
Vi faremo sapere quando ci sarà l’inaugurazione effettiva così da festeggiare tutti insieme!
