Un viaggio di resilienza: dal Senegal all’Italia e ritorno
Arrivato in Italia a vent’anni, nel 1999, Serigne ha trovato subito impiego in un’azienda che produceva guarnizioni in gomma. Grazie al lavoro riusciva a mantenersi, prima in un’abitazione condivisa e poi affittando un piccolo appartamento. Tuttavia, quell’impiego si è rivelato essere una possibile causa della malattia che lo ha colpito: un linfoma che poteva essere legato a un’esposizione prolungata a gas nocivi e alte temperature.
Dopo il ricovero e la chemioterapia, Serigne ha deciso di non tornare in fabbrica per paura di ammalarsi nuovamente ed è riuscito a trovare un nuovo lavoro, come categoria protetta, in un’azienda internazionale di abbigliamento. Ma anche qui, un imprevisto: una crisi economica ha portato alla chiusura delle filiali italiane.
Ancora una volta, Serigne è ripartito con un nuovo impiego, ma i problemi di salute sono tornati. Un’infezione a una gamba, dovuta alla frattura della tibia, e le complicanze da essa derivate hanno portato ad un arresto cardiaco e ad un lungo ricovero in ospedale. Ma non è tutto: Serigne perde il suo appartamento in quanto venduto dai proprietari, e su un autobus gli rubano i documenti.
In questa situazione disperata, Serigne ha trovato aiuto in una assistente sociale dell’ospedale, che lo ha indirizzato alla Cena dell’Amicizia. E’ il luglio 2023, e Serigne, dopo pochi giorni dal suo inserimento ha potuto partecipare alla Vacanza dell’Amicizia nonostante la necessità dell’uso di una stampella per camminare.
Così Serigne, uomo di carattere buono e forte nello stesso tempo, ha superato le difficoltà e si è integrato nella vita del nostro Centro. Ed ecco che dopo più di un anno, Serigne si sente pronto per una nuova avventura: tornare in Senegal per inserirsi, dopo essersi recentemente sposato, nell’attività di export della famiglia della sposa.
Nel salutarci, Serigne ha scelto per noi la parola “Grazie”. Vivere in un Centro con persone di culture diverse non è stato facile, ma non è mai mancato il rispetto reciproco: gli altri Ospiti gli hanno offerto supporto durante il suo cammino di recupero e gli educatori del Centro, in particolare Eleonora e Andrea, sono stati per lui una famiglia, insegnandogli valori importanti e dandogli la forza di andare avanti.
Serigne parte, ma questa volta non si sente solo. Ritroverà il calore di una famiglia, ma anche Eleonora e Andrea rimarranno per lui punti di riferimento importanti che continuerà a contattare per un consiglio o, semplicemente, per un saluto. La riconoscenza non può esprimere tutte le emozioni e i pensieri che Serigne porterà con sé, ma è il miglior sentimento che potrà tenere nel cuore per chiudere questo capitolo della sua vita e aprirsi a un nuovo cammino
Anche tu puoi aiutare Serigne e gli altri uomini e donne senza dimora e gravemente emarginati accolti dalla nostra Associazione a reinserirsi in società.
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