Perchè abbiamo un orto?

Cena dell’Amicizia ha la fortuna di avere a disposizione dall’anno 2011 un appezzamento di terra da adibire a orti, all’interno del parco dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini (zona Comasina) a due passi dalla sede del Centro Diurno, dove l’associazione Olinda ha recuperato negli ultimi anni dei terreni lasciati incolti, aprendoli ai cittadini della zona e ha deciso di dare vita a questo progetto.. Ma perchè lo facciamo? Per avere verdura fresca?

Non solo, lo facciamo per poter realizzare L’ORTOTERAPIA.

Il progetto “L’ORTO SOLIDALE: un luogo dove coltivare le relazioni e dove far crescere la comunità” ha i seguenti obbiettivi:

  1. Favorire il potenziamento dell’autonomia lavorativa e delle capacità residue delle persone accolte nel centro diurno attraverso il lavoro agricolo (lavoro che si coniuga bene con le caratteristiche e le competenze dell’utente tipo dei due centri: uomini afferenti all’area dell’emarginazione grave, non più giovani che hanno bisogno di un lavoro fisico, ma che sia fortemente realizzativo).
  2. Favorire l’acquisizione di nuove competenze alle persone accolte nel Centro Diurno attraverso specifici momenti di formazione dedicata ai temi della coltivazione e a quelli della sicurezza e del primo soccorso.

Le azioni da mettere in atto per la realizzazione di tali obiettivi sono:

  1. L’orto solidale come terapia occupazionale.
  2. Visione d’insieme
  3. Educazione alimentare primo passo verso la cultura del benessere.

L’orto solidale come terapia occupazionale.

Questa è l’azione cuore del progetto; da aprile a settembre si forma un gruppo di Ospiti e volontari, coordinato dall’educatrice responsabile del Centro Diurno, che porti avanti l’orto. La prima parte del lavoro è la pianificazione della semina con la relativa calendarizzazione delle varie coltivazioni. Quindi si procede alla preparazione del terreno, alla coltivazione, all’irrigazione, che nei periodi più caldi richiede un’attenzione quotidiana e quindi un’assunzione di responsabilità da parte degli Ospiti stessi.

Visione d’insieme

Fondamentale per l’integrazione del progetto Orto con il resto dell’attività del Centro Diurno è la direzione e il coordinamento da parte dell’educatrice responsabile del Diurno, che cura la stesura del Piano Educativo Individuale per ciascun Ospite e insieme all’Ospite monitora l’andamento e i progressi del suo progetto.

Educazione alimentare

Disporre di verdura autoprodotta aumenta la consapevolezza riguardo a concetti come “verdura di stagione”, “chilometro zero”; porta a consumare per prima la verdura fresca lasciando di scorta quella surgelata, è l’occasione per sperimentare nuove ricette nella cucina del Centro Diurno, che ospita a pranzo volontari, educatori e ospiti e in cui gli Ospiti stessi cucinano, sviluppando competenze utili alla loro autonomia. Cucinare e mangiare insieme fa parte dell’attività del Diurno, farlo con prodotti dell’orto ha un forte valore aggiunto.

Rispetto ad altre attività pensiamo che l‘orto insegni soprattutto a conoscere e rispettare i “tempi” della natura tanto quanto si dovrebbe fare con se stessi e gli altri.

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